Torna la grande Storia a dettar legge sulla programmazione della serie tv. E se con "La Révolution" si distorce la realtà dei fatti a favore di un'affascinante versione horror-zombie della rivoluzione francese, ecco che con "Barbari" (entrambe su Netflix) si affonda su un'epica decisamente avvinghiata ai fatti reali. Tutta la narrazione ruota, infatti, intorno alla famosa battaglia della foresta di Teutoburgo che cambiò la storia dell'Europa antica. Siamo nell'anno 9 d.C., diverse tribù germaniche si uniscono per sfidare le quasi invincibili legioni romane. Lo sguardo della fiction parte dal personale per poi evolversi verso l'universale. Come spiega la produzione di questo colossal, rappresentata dai produttori Sabine de Mardt, Andreas Bareiss e Rainer Marq: "Al centro di questo sanguinoso scontro ci sono tre personaggi legati da un tragico destino. Un percorso segnato da lealtà e tradimento, amore e odio che alla fine si rivela una prova drammatica di un'amicizia tra tre giovani". Così, da una parte abbiamo Thusnelda (interpretata da Jeanne Goursaud), figlia del principe dei Cheruschi (una tribù germanica che abitò nella valle del Reno e nelle pianure e nelle foreste della Germania nord-occidentale) e l'aitante guerriero Folkwin (David Schütter). Si amano in gran segreto. Sono belli e indomiti anche se avventati. Insomma, rispondono in pieno al topos dell'eroe. Dall'altra parte, come antagonista, c'è il giovane ufficiale romano Arminio (il ruolo è stato affidato a Laurence Rupp). Arminio è il figlio adottivo del governatore romano della regione. Ma da subito capiamo che anche lui nasconde un segreto ed è collegato strettamente a un passato in comune con Thusnelda e Folkwin. Sono anni in cui la pressione dell'impero, in tema di tributi e vessazioni, si fa sempre più pesante. Ecco perché la voglia di indipendenza dei popoli germanici si infiamma. Stufi di dover subire evidenti tirannie e ingiustizie, Thusnelda e Folkwin compiono un gesto eclatante di ribellione.

Come c'era da immaginarsi, subito la temuta macchina dell'esercito imperiale romano si mette in moto per punire tutti. Arminio viene chiamato ad agire. Ed ecco che si scatena il dramma personale di un uomo d'armi diviso tra i due cuori che gli battono nel petto. Con chi schierarsi? Chi conosce la vera storia sa bene quale scelta fece Arminio. Al di là dei riferimenti ai fatti realmente accaduti, "Barbari" è un dramma d'azione di grande impatto scenico, emotivo ed è il primo prodotto originale di Netflix in arrivo dalla sezione tedesca della francese Gaumont, compagnia che ha fatto la storia del cinema nel mondo. Basti pensare che fu fondata nel 1895 dall'ingegnere-inventore Léon Gaumont. "Volevamo creare una serie che si distinguesse per uno standard di alta qualità", ha spiegato Sabine de Mardt, amministratore delegato della Gaumont tedesca.

"Volevamo sfruttare appieno le professionalità che abbiamo in Germania per produrre una serie di portata mondiale". Va detto che la Gaumont collabora da tempo con Netflix a livello internazionale, su tutti la saga criminale "Narcos" o "Hannibal". La regia è stata affidata a Barbara Eder. Austriaca, 44 anni, Eder ha già firmato "Thank You for Bombing" e "West of Liberty" ma per lei è il debutto sul fronte della narrazione storica. Mentre sul fronte della scrittura e delle creazione di tutta l'epica di "Barbari" hanno lavorato in squadra Arne Nolting, Jan Martin Scharf e Andreas Heckmann.
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