"Incrementare la frequenza, rendendola biennale, dei Mondiali di calcio creerebbe un conflitto con gli altri sport di maggiore impatto internazionale, come tennis, ciclismo, golf, ginnastica, nuoto, atletica, Formula 1 e molti altri. Questa riforma potrebbe quindi danneggiare la diversità e lo sviluppo delle discipline che non sono il calcio".

Il Comitato olimpico internazionale, al termine del suo esecutivo di oggi ad Atene (in cui "ha preso nota del progetto della Fifa"), ha sottolineato con questa dichiarazione di non vedere di buon occhio la proposta dei Mondiali di calcio ogni due anni.

L’ipotesi è stata portata avanti dal presidente della Fifa Gianni Infantino: "La possibilità di riformare il calendario con un Mondiale ogni due anni l'abbiamo analizzato da un punto di vista calcistico ed è possibile. Ci sono molti vantaggi, perché diamo più possibilità a più Paesi di partecipare. Quando è stato deciso che i Mondiali si sarebbero svolti ogni quattro anni, circa cent’anni fa, la Fifa contava 40 nazioni. È tempo di analizzare la questione", ha affermato.

"Il prestigio di una competizione non dipende dalla sua frequenza. Altrimenti organizzeremmo un Mondiale ogni 40 anni. Il prestigio dipende dalla qualità della competizione", ha aggiunto.

Una decisione in merito verrà presa entro la fine dell’anno.

(Unioneonline/F)

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