Artificieri dell’esercito al lavoro per avviare il piano di bonifica del residuato bellico della seconda guerra mondiale, rinvenuto nelle campagne di Porto Torres.

L’ordigno inesploso è stato trasferito in una cava situata nelle vicinanze, una zona appositamente circoscritta e sorvegliata dalle guardie giurate, un luogo scelto per ragioni di sicurezza dove nei prossimi giorni si farà brillare con la collaborazione dei vigili del fuoco.

L’ordigno di cannone lungo 40 centimetri presenta la spoletta, ovvero la parte superiore della munizione, ancora integra e presumibilmente attiva. Una procedura delicata che impone l’evacuazione della zona.

L’operazione, coordinata dalla Prefettura di Sassari, prevede la rimozione dell’innesco con un estrattore meccanico a distanza, il taglio della parte superiore dell’ordigno e detonazione della parte tagliata con successivo brillamento.

Il proiettile perforante era stato rinvenuto da un fotografo amante della natura che, per caso, aveva scoperto la presenza dell’ordigno su un campo appena arato, all’interno della pineta di Platamona. 

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