I sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel Ambiente aprono la vertenza rifiuti e chiedono all’amministrazione comunale di Porto Torres, un incontro per «rettificare alcune anomalie contenute nel Capitolato speciale d’appalto».

La procedura appena aperta per l’affidamento quinquennale del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, dopo l’approvazione del progetto da parte del consiglio comunale, ha previsto la pubblicazione del bando di gara europeo. Sotto accusa le disposizioni a tutela del personale in servizio previste nell’articolo 9 del Capitolato speciale d’appalto che secondo i sindacati «non garantisce i diritti economici dei lavoratori». Per l’assessore all’Ambiente, Massimiliano Ledda «si tratta di un’errata interpretazione della normativa, in quanto il contratto nazionale vigente garantisce attraverso la clausola sociale prevista, ogni diritto per tutti i lavoratori».

Stefano Delrio, segretario generale Fiadel, il sindacato più rappresentativo tra gli addetti al servizio di igiene urbana che operano a Porto Torres, sottolinea le contraddizioni presenti nella norma individuate nel passaggio del personale ad altre società. «Nel caso fosse la Multiservizi - precisa - questa non sarebbe in grado di garantire gli stessi livelli occupazionali e le stesse retribuzioni».  Quaranta i lavoratori dipendenti nel settore.

A sollevare il problema per primo era stato il segretario generale della Fp Cisl, Paolo Dettori, evidenziando «la grave violazione dei diritti a tutela del personale in servizio». Il segretario Fit Cisl Sardegna, Alessandro Russu, chiede al sindaco Massimo Mulas di vigilare sulla procedura di gara, per garantire il futuro lavorativo di tutti gli attuali dipendenti che svolgono da anni il servizio di raccolta rifiuti del Comune e «consenta l’affidamento a soggetti che abbiano la volontà di gestire un servizio pubblico in maniera efficiente e affidabile dal punto di vista dei livelli occupazionali».

La vertenza interessa anche i lavoratori aderenti alla Uil Trasporti, con il segretario Enrico Vidili che ribadisce: «È assurdo pensare di cambiare il contratto di appartenenza, un contratto che è destinato a diventare unico nel settore e che rischia di declassare la categoria dei lavoratori».  Nei prossimi giorni è previsto un incontro con l'assessore Ledda e il dirigente competente. 

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