Sono ormai sessantacinque i morti parcheggiati nella camera mortuaria del cimitero di Quartu Sant'Elena per via della mancanza di loculi disponibili.

Sono madri, padri, figli e fratelli che si è giusto fatto in tempo a salutare prima che la porta di quella fredda  stanza si chiudesse. Poi più niente. Nemmeno un addio, nemmeno la possibilità di lasciare un fiore o di piangere su una tomba.

C’è chi aspetta da luglio, chi, pare, da ancora prima. All'orizzonte si intravede però una soluzione.  Da martedì dovrebbe cominciare il trasferimento delle salme nei 190 loculi realizzati sopra alcuni colombari già esistenti nel cimitero attuale.

Quindi non nei terreni di via San Francesco di proprietà del Comune dove sono ripresi i lavori di ampliamento, ma sempre nella parte moderna dell’attuale camposanto. Comunque una buona notizia per i parenti dei defunti deceduti negli ultimi mesi e che ancora non hanno avuto una sepoltura.

Nemmeno nei loculi acquistati da persone ancora in vita che erano già stati tutti occupati in una girandola di sistemazioni provvisorie. In camera mortuaria si comincia ormai a “stare stretti”, tanto che si temeva che se l’emergenza fosse continuata, si sarebbero dovuti trovare altri locali per ospitare le salme in attesa di sepoltura.
 

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