Una maxi piantagione abusiva di canapa indiana è stata sequestrata a Dolianova, ben 3mila piante, e due persone sono state arrestate.

Ad individuare la piantagione i finanzieri del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari, Si trovava in località “Mugori”, in un’area demaniale collegata con una proprietà privata all’interno del territorio comunale.

Durante una ricognizione aerea effettuata da un elicottero, i finanzieri hanno riconosciuto dall’alto la piantagione, molto rigogliosa seppur abilmente nascosta dalla folta vegetazione della zona. Poi i militari della Stazione Navale di Cagliari hanno raggiunto la zona via terra e, una volta accertato che la marijuana coltivata fosse illegale, è scattato il blitz.

Sul posto c’erano due persone, italiani, che alla vista dei finanzieri hanno tentato la fuga attraverso il fiumiciattolo adiacente, scagliando anche delle pietre contro i militari. Entrambi sono stati raggiunti e arrestati grazie anche al pedinamento di un elicottero: si tratta di un 40enne originario di Dolianova e di un 43enne di Carbonia.

Le circa 3mila piante di cannabis indica, tutte in piena fioritura e con altezza compresa tra i 50 e gli 80 centimetri, sono state sradicate e sequestrate.

Sofisticato il sistema di irrigazione utilizzato, alimentato da un potente gruppo elettrogeno e collegato direttamente a un corso d’acqua naturale.

Lo stupefacente, immesso sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno di circa 3 milioni di euro.

(Foto Gdf)
(Foto Gdf)
(Foto Gdf)

“L’attività appena conclusa – sottolinea il Colonnello Alessandro Bucci, Comandante del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza Cagliari - testimonia ancora una volta l’azione trasversale dei Reparti Aeronavali delle Fiamme Gialle ai quali la normativa di settore demanda specifici compiti di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia stupefacenti, sul territorio e in mare, a tutela della salute dei cittadini. L’ennesimo sequestro conferma che la Sardegna continua ad essere una terra ove prosperano numerose piantagioni illegali di cannabis, spesso sapientemente occultate, che alimentano il florido mercato degli stupefacenti e dell’illegalità”.

(Unioneonline/L)

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