Al processo per i veleni di Quirra i legali di parte civile chiedono i i danni per i loro assistiti. Persone che avevano lavorato dentro e fuori il Poligono. Tutti ammalati di linfomi e tumori rari, secondo i legali a causa dell’esposizione a sostanze tossiche. 

L’avvocato Giacomo Daoglio, per quattro di loro, ha chiesto 50mila euro di risarcimento e in subordine al risarcimento dei danni non patrimoniali una provvisionale di 20mila euro. «Dai responsabili mai nessuna protezione per i lavoratori. Sentire in quest’aula che perfino il responsabile della sicurezza e valutazione del rischio al Poligono nulla sapeva sullo stato dei luoghi, perfino che i pastori rientrassero poco dopo i brillamenti, dice tutto».

Le argomentazioni dei legali si sono basate sulla disciplina in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sul fatto che il Poligono sia equiparato a qualsiasi altra azienda, come chiarito dal capo di Stato Maggiore Mosca Moschini. Analoghe le richieste di Roberto Peara per i suoi assistiti mentre il Comune di Villaputzu, con l’avvocato Francesco Marongiu, ha chiesto un milione di euro a titolo provvisionale. 

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