Sono le 18.15 quando un ospite del Cala Luas, elegante struttura di Cardedu affacciata sulla costa orientale dell'Ogliastra, nota in piscina il corpo di un bambino a pelo d'acqua, immobile e con il volto rivolto verso il fondo.

Momenti convulsi quelli che hanno preceduto la tragedia di ieri, con i bagnini che trascinano il bimbo fuori dalla piscina e gli praticano il massaggio cardiaco mentre i gestori del complesso allertano il 118.

Il cuore batte pianissimo ma il piccolo non si sveglia neanche quando arrivano i medici con l'elicottero dell'Areus decollato da Olbia e atterrato alle 18.50. Dopo un’ora di tentativi la notizia ai genitori e alla sorellina: non ce l’ha fatta. 

LA RICOSTRUZIONE – Secondo una prima ricostruzione, mentre giocava in piscina il bambino avrebbe inalato acqua che potrebbe avere provocato un laringospasmo e di conseguenza ha perso i sensi. Ma potrebbe anche essere stato colpito da un malore.

I carabinieri della compagnia di Jerzu hanno raccolto le testimonianze dei presenti ed è probabile che tra oggi e domani il magistrato inquirente, che ha aperto un fascicolo d'indagine, conferisca l'incarico a un medico legale per procedere all'autopsia

Ieri sera il cadavere è stato portato all'obitorio dell'ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei.

(Unioneonline)

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