Lia Migale, membro del direttivo della Casa delle Donne di Roma, economista e scrittrice, intervistata negli studi di Askanews elenca le attività svolte dall'ente a margine del contenzioso - economico e politico - che lo oppone al Comune della capitale.

La Casa chiede che sia riconosciuta anche la sua attività sociale, e Migale dettaglia quello che forniscono le associazioni femministe: "Ci sono associazioni che danno servizi medicali, altre che danno servizi psicologici, servizi per i bambini, servizi legali; poi ci sono servizi culturali, perché la cultura è il cinema e il teatro che facciamo d'estate ma sono anche i corsi di formazione come il primo corso di educazione finanziaria mirato alle donne adulte che abbiamo fatto quest'anno con la Banca d'Italia, con la Consob. Noi lavoriamo con altre grandi istituzioni, ma il principio è l'autonomia delle donne, e la Casa continua ad essere soprattutto il luogo della politica femminista, nel senso dei dibattiti nazionali e internazionali, come quello sulla legge 194 che viene di nuovo messa in discussione o comunque non funziona a causa dell'obiezione di coscienza negli ospedali".

"Poi - prosegue Migale - c'è un ostello per donne e un ristorante, in realtà una mensa che serve la Casa e le persone lì intorno, perché non mandiamo via nessuno. Lì per esempio abbiamo la gestione di una cooperativa sociale tra le lavoratrici, ed è una iniziativa imprenditoriale".

(Unioneonline/b.m.)
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