Matteo Garrone, in concorso al festival di Cannes con il suo "Dogman", dopo le polemiche e la richiesta di riapertura, da parte della famiglia della vittima, del cosiddetto caso del "Canaro della Magliana", ovvero l'omicidio di Giancarlo Ricci da parte di Pietro De Negri, ha tenuto a precisare come il suo film abbia solo "preso spunto" da quella vicenda.

"Capisco che rivedere sui giornali o nelle televisioni riportare alla luce questo fatto possa creare dolore ulteriormente", ha spiegato Garrone. "Quello che posso dire è che il fatto di cronaca rimane semplicemente uno spunto. Non c'è stato nessun tentativo da parte nostra di ricostruire i fatti come sono andati, non c'è, da parte nostra, nessun tentativo di dire che quei personaggi lì, che noi abbiamo disegnato, corrispondono a quelli del fatto di cronaca. Non abbiamo girato alla Magliana, non è un film ambientato in quegli anni. Abbiamo cambiato luogo, cambiato storia, il finale è completamente diverso. Quindi non c'è in nessun modo il desiderio di raccontare Simoncino come se fosse la vera vittima del fatto di cronaca".

(Unioneonline/v.l.)
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