E' sempre meno credibile l'ipotesi che il paziente morto nel reparto di Oncologia di Villa Scassi nella notte tra venerdì e sabato scorsi si sia suicidato accendendo una sigaretta e facendo scoppiare le bombole di ossigeno. Il sostituto procuratore Paola Crispo ha disposto una perizia sul macchinario che si trovava nella camera. Nel rogo era rimasta ustionata anche la compagna della vittima, ancora ricoverata.
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