Due persone sono state arrestate e tre risultano indagate per aver organizzato una spedizione punitiva, in seguito a uno sgarro, nei confronti di un gruppo di romeni. Dopo una lite, alcuni componenti della banda rivale sono andate a casa di due connazionali, dicendo di voler "appianare" la questione, invitandoli a fare un giro in auto. Le due vittime sono state portate in un campo: ad uno di loro, un italiano di origine sinti, hanno puntato la pistola alla testa pretendendo di lavare l'onta con il versamento di 500 euro. L'uomo è stato quindi condotto ad un bancomat, senza alcun risultato perché non c'era denaro nel conto. L'altro giovane, invece, è stato prima gettato in una buca, scavata in una porcilaia, tra le ossa di animali, facendo capire che avrebbe fatto la stessa fine. Poi i sequestratori, con la minaccia di un coltello e di un coccio di bottiglia, hanno obbligato il malcapitato a fare il verso del gallo e del cane. Infine è stato gettato dentro un recinto per cani: quando il giovane ha visto che stavano per liberare due rottweiler è salito di scatto sul tetto di una cuccia, ha spiccato un salto oltre il recinto, fuggendo. La vittima ha trovato rifugio dentro un covone di fieno, uscendo solo un'ora più tardi per chiedere aiuto e chiamare il 113.
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