Il leader comunitario di una 'favelà di Rio de Janeiro potrebbe essere stato ucciso dai trafficanti della zona perché gay. E' una delle ipotesi al vaglio della polizia di Rio de Janeiro per spiegare la brutale morte di Luiz Antonio Moura nel fine settimana a Fazendinha, baraccopoli del Complexo do Alemao, nella zona nord della città. Secondo gli investigatori, l'uomo "stava dando fastidio" ai narcos per le sue iniziative a difesa dei diritti degli omosessuali. In particolare, dopo aver promosso a settembre la realizzazione di un corteo del Gay Pride dentro lo slum.
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