La condanna all'ergastolo inflitta in primo grado a Emanuele Italiano, accusato dell'omicidio avvenuto nell'ottobre del 2008 di un pregiudicato, Salvatore D'Aleo, per un regolamento di conti all'interno di un'organizzazione legata a Cosa Nostra e radicata nel Varesotto e dell'occultamento del cadavere della vittima, è stata confermata dalla Corte d'assise d'appello di Milano. I giudici inoltre hanno aumentato il risarcimento (300mila euro per la madre di D'Aleo e centomila euro per ognuno dei cinque figli) per i parenti della vittima, parti civili nel processo.
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