Si è aperto oggi in Francia il processo nei confronti di cinquantacinque attivisti di Greenpeace, tra cui sette italiani, accusati di essersi introdotti, nel marzo scorso, nella centrale nucleare di Fessenheim, nell'est del Paese. Oltre agli italiani avevano partecipato al blitz, ventuno tedeschi, tre austriaci, tre ungheresi e solo due francesi. Ma anche quattro turchi, un australiano e un israeliano. Il verdetto non dovrebbe arrivare prima di venerdì. Il 18 marzo scorso, gli attivisti erano giunti davanti alla centrale di Fessenheim. Con alcuni di essi che erano riusciti ad accedere in cima al reattore. Obiettivo? Protestare contro i problemi di sicurezza legati al nucleare.
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