Le analisi su pc e supporti informatici sequestrati a Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere con l'accusa di essere l'assassino di Yara Gambirasio, mostrerebbero numerosi accessi a siti pedopornografici. Lo riporta stamattina La Repubblica. Nella sua edizione online, il quotidiano scrive che fino ad un mese prima del suo fermo il muratore di Mapello avrebbe fatto ripetute ricerche online in particolare con la parola "tredicenni".
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