"Ammetto tutti gli addebiti contestati". Lo ha dichiarato Domenico Brescia, il sarto di Rovello Porro (Como) fermato nei mesi scorsi per detenzione e spaccio di stupefacenti e al centro di una serie di intercettazioni in cui parlava con giocatori e dirigenti dell'Inter, oltre che con l'ex allenatore Roberto Mancini, con una dichiarazione spontanea al gup di Milano Simone Luerti, davanti al quale oggi è iniziato il processo con rito abbreviato. Brescia, difeso dall'avvocato Marisa Guassardo, è accusato di aver comprato o comunque detenuto circa 2 chilogrammi di cocaina nel settembre del 2006. Insieme a lui sono accusati per lo stesso episodio altre quattro persone: Antonio Mazzilli, i fratelli Francesco e Massimo Castriotta e Marco Brunetti. Oggi sono stati interrogati o hanno a loro volta reso dichiarazioni spontanee. L'udienza è stata rinviata al 16 settembre per le conclusioni del pm Marcello Musso.
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