Il 19 luglio 2012 Rossella Urru, allora 29enne, fa ritorno in Italia dopo nove mesi di prigionia.

Cooperante, era stata rapita in Algeria dagli estemisti islamici il 22 ottobre 2011.

Nata a Samugheo, nell'Oristanese, e laureata in Cooperazione Internazionale all'università di Bologna, lavorava per la Cisp, una Ong, e coordinava il campo profughi per rifugiati saharawi di Hassi Rabuni, in Algeria, quando è stata rapita - assieme a due volontari spagnoli - da un gruppo di estremisti armati maliani appartenenti a una costola di al Quaeda.

Nel 2015 ha sposato Enric Gonyalons, suo compagno di prigionia.

Già a marzo 2012 Al Jazeera aveva diffuso la notizia (falsa) della sua liberazione, mentre la Farnesina predicava prudenza.

La vicenda ha scatenato un'ondata di polemiche sulla sicurezza dei campi profughi: pare infatti che gli stessi ribelli saharawi che Rossella stava aiutando siano coinvolti nel rapimento.

Numerose furono in Italia, e in particolare nell'Isola, le iniziative e gli appelli per la sua liberazione.

(Unioneonline/L)

Luglio 2018

Giugno 2018

Maggio 2018

Aprile 2018

Marzo 2018

Febbraio 2018

Gennaio 2018
© Riproduzione riservata