Il 23 maggio 1915 l'Italia dichiara guerra all'Austria-Ungheria, schierandosi a fianco delle forze della Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia e Russia) e abbandonando la Triplice Alleanza.

L'ingresso nel conflitto del Regno d'Italia arriva quasi un anno dopo l'uccisione dell'arciduca Francesco Ferdinando nel 1914.

Nei dieci mesi precedenti le prime operazioni belliche l'opinione pubblica del Paese si era divisa tra due schieramenti, gli interventisti (tra cui anche Benito Mussolini, futuro fondatore del Partito nazionale fascista) e i neutralisti.

Per l'Italia la guerra dura fino al 3 novembre 1918, giorno della firma dell'armistizio di Villa Giusti, in seguito al quale il nostro Paese poté annettere i territori del Trentino e della Venezia Giulia.

(Unioneonline/F)

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