Trionfo di Nanni Moretti a Cannes nel 2001: il 20 maggio la giuria del Festival, uno dei più importanti del mondo, gli assegna la Palma d'oro della 54esima edizione per il film "La stanza del figlio".

Regista e protagonista, Moretti interpreta lo psichiatra Giovanni che, insieme a sua moglie Paola (Laura Morante), vive con i due figli Irene (Jasmine Trinca) e Andrea (Giuseppe Sanfelice).

Proprio intorno a quest'ultimo, che ha un rapporto conflittuale col padre, ruota il titolo della pellicola.

Dati i rapporti a volte tesi tra padre e figlio, Giovanni propone al ragazzo di andare insieme a fare jogging, per dedicargli del tempo. E il giovane accetta, rinunciando così a un'immersione che aveva già organizzato.

Poi però c'è un imprevisto e Giovanni, che fa lo psicanalista, deve correre a casa di un paziente. Andrea, a quel punto, decide di tornare all'idea originaria e va a fare l'immersione, perdendo la vita a causa di un incidente.

La famiglia precipita nel baratro del dolore, rotto in parte da una lettera arrivata da una certa Arianna (Sofia Vigliar), che non sa della tragedia, e indirizzata proprio ad Andrea.

Mamma Paola a quel punto le deve dire la verità ma le chiede di incontrarla. La giovane va a trovare i genitori e mostra una foto che Andrea le aveva dato e che ritrae la sua stanza.

Un'immagine, filo conduttore del film, che riesce a traghettare i personaggi fuori dal loro profondo dolore.

(Unioneonline/s.s.)

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