Alle 17.45 del 18 aprile del 2002, un piccolo aereo da turismo si schianta contro il 26esimo piano del grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia, nelle vicinanze della Stazione Centrale di Milano.

Nell'impatto muoiono il pilota Luigi Fasulo, Anna Maria Rapetti, legale della Regione e Alessandra Santonocito, anche lei avvocato.

L'aereo, un Rockwell Commander 112 serie TC, era decollato alle 17.15 da Locarno. Alle 17.39 Fasulo, pilota di anni 67, si collega via radio con l'operatore della torre di controllo dell’aeroporto di Milano Linate. Un minuto dopo viene autorizzato ad atterrare sulla pista, ma poco dopo il pilota comunica di avere un problema al carrello.

Fasulo, forse impegnato a risolvere il guasto, sbaglia rotta e va verso il grattacielo Pirelli. Poi lo schianto.

Saltano gli infissi, le vetrate e scoppia un incendio; l'aereo, a parte qualche rottame che va a finire sul marciapiede, rimane all'interno del palazzo. Tre i morti e una settantina i feriti.

Il bilancio non fu più grave solo per una serie di coincidenze: nei piani alti del grattacielo erano iniziati dei lavori di ristrutturazione, dunque al momento dell'incidente gli uffici erano quasi deserti. Inoltre, quando l'aereo colpì il Pirellone, l'orario di lavoro era appena terminato ed erano presenti solo 300 dei 1.300 dipendenti.

(Unioneonline/s.a.)

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