Il 22 marzo 1980 finiva l'incubo di Annabelle Schild.

La ragazzina, 15 anni appena, era stata rapita durante una vacanza a Porto Raphael, Palau, nell'agosto 1979, assieme ai suoi genitori: il padre Rolf, noto uomo d'affari di origine tedesca e religione ebraica, stabilitosi in Inghilterra nel Dopoguerra, e la madre Dafne.

Un sequestro multiplo, in seguito al quale i rapitori, per garantirsi il riscatto, liberarono i tre prigionieri non tutti assieme, ma separatamente, a distanza di tempo.

Il primo a essere rilasciato, dopo neanche un mese, fu Rolf, che doveva mettere insieme la cifra necessaria a pagare per la vita della sua famiglia.

Quindi fu liberata la moglie, nel gennaio 1980.

Infine, dopo oltre 200 giorni, tornò a riassaporare la libertà l'adolescente, ritrovata nella campagne di Orgosolo.

Circa mezzo miliardo di vecchie lire la somma versata dagli Schild per scampare alle ritorsioni dei loro aguzzini.

L'inchiesta successiva al sequestro - che colpì molto l'opinione pubblica di allora - portò all'arresto di 11 persone, poi condannate a pene comprese tra gli 11 e i 26 anni.

(Unioneonline/l.f.)

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