È la mattina del 16 marzo 1978 quando un commando delle Brigate Rosse, in un agguato in via Fani a Roma, sequestra Aldo Moro.

Il segretario della Democrazia Cristiana è a bordo di un'auto, seguita dalla scorta, e in pochi minuti i brigatisti, dotati di armi automatiche, uccidono i carabinieri Oreste Leonardi e Domenico Ricci, gli agenti di polizia Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, e portano via Moro, che verrà poi ritrovato morto il 9 maggio.

Al blitz, come ricostruito dalle indagini, partecipano 11 persone, con diversi ruoli.

Alle nove meno un quarto di quella mattina, in quattro, con indosso delle uniformi da avieri civili, si posizionano a un'estremità di via Fani. Mario Moretti è nella parte alta della strada, su una Fiat 128. Davanti si sistema un'altra auto sulla quale ci sono Alvaro Lojacono e Alessio Casimirri.

Sul lato opposto una terza Fiat 128 con al volante Barbara Balzerani e, poco distante, lungo via Stresa, la Fiat 132 guidata da Bruno Seghetti.

Dietro la siepe del bar Olivetti c'è il commando armato, composto da 4 uomini.

Attendono Moro, che è uscito dalla sua abitazione intorno alle 9.

Quando la sua Fiat 130 e l'auto della scorta imboccano via Fani scatta l'agguato.

La macchina di Moretti si piazza davanti alla 130, poi si ferma di colpo. E così tutte le vetture che seguono sono costrette a inchiodare, bloccate dall'ultima, quella di Lojacono e Casimirri.

Gli uomini armati iniziano a sparare: per gli inquirenti sono Valerio Morucci, Raffaele Fiore, Prospero Gallinari e Franco Bonisoli. Ed è una strage.

Moro viene prelevato e fatto salire sulla Fiat 132 con Seghetti, Moretti e Fiore, seguono le altre macchine usate per il blitz. E si perdono le loro tracce.

Il rapimento viene poi rivendicato con una telefonata all'agenzia Ansa: "Questa mattina abbiamo sequestrato il presidente della Democrazia cristiana, Moro, ed eliminato la sua guardia del corpo, teste di cuoio di Cossiga. Seguirà comunicato. Firmato Brigate rosse".

Dopo oltre 50 giorni di prigionia, il corpo del politico verrà ritrovato nel bagagliaio di una Renault 4 parcheggiata in via Caetani, a Roma.

(Unioneonline/s.s.)

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