Due anni più tardi aver scoperto di essersi ammalato di tumore ai polmoni, il 24 febbraio 2003 Alberto Sordi muore nella sua casa romana all'età di 82 anni.

La sua scomparsa lascia l'Italia orfani di una delle figure più rappresentative, un attore e più in generale uomo di spettacolo completo che al cinema, in tv, alla radio o in teatro riesce a mettere in mostra tutti i pregi e i difetti dell'italianità.

Centinaia di opere, film e personaggi indimenticabili, un volto e una risata unici che si ritrovano nella mole impressionante dei suoi film e delle sue opere, capaci di cogliere anche i tratti più complessi degli anni del Dopoguerra, fino alle decadi più recenti, attraverso personaggi arrivisti e maneggioni, ma anche pregni di carica drammatica, come per esempio in "Un borghese piccolo piccolo" di Monicelli.

La sua ultima apparizione pubblica avviene nel 2002 al programma in tv "Italiani nel mondo", presentato da Pippo Baudo.

Poi, qualche mese più tardi, la morte: la salma viene sottoposta a imbalsamazione e viene portata nella sala delle armi del Campidoglio, dove per due giorni riceve l'omaggio ininterrotto di una folla immensa.

Il 27 febbraio si svolgono i funerali solenni nella Basilica di San Giovanni in Laterano, a Roma. Presenti oltre 250mila persone a dargli l'ultimo saluto.

(Unioneonline/m.c.)

Febbraio 2018

Gennaio 2018
© Riproduzione riservata