Nato a San Giorgio a Cremano il 19 febbraio 1953, Massimo Troisi è tra i più noti e amati registi e attori italiani.

"Il comico dei sentimenti", "Pulcinella senza maschera" sono alcuni dei soprannomi che gli sono stati dati nel corso della sua carriera come esponente della cosiddetta nuova comicità napoletana, nei primi anni Settanta.

Le sue prime apparizioni sono quelle col gruppo I Saraceni e poi con La Smorfia, un trio di cui faceva parte insieme a Lello Arena ed Enzo Decaro; l’esordio al cinema è quello di "Ricomincio da tre", nel 1981. Dodici le pellicole interpretate e quattro dirette, il suo stile è sempre stato inconfondibile, non solo per il modo di recitazione ma anche per il linguaggio usato, con parole legate le une alle altre senza interruzione e poi con una pausa che spezzava il ritmo in un momento che, per i canoni dell’epoca, era una vera e propria rivoluzione.

Molti degli sketch da lui interpretati ripercorrevano la sua vita da bambino, quando viveva insieme non solo a genitori, fratelli e sorelle, ma anche ai nonni, tanto che diceva: "Sono nato in una casa con 17 persone. Ecco perché ho questo senso della comunità assai spiccato. Ecco perché quando ci sono meno di 15 persone mi colgono violenti attacchi di solitudine".

Il suo ultimo film, "Il postino", è stato girato quando Troisi era già in condizioni non buone, a causa di problemi al cuore che fin da quand’era giovanissimo si ripresentavano.

Muore nel sonno il 4 giugno 1994, a Roma, a casa di una sorella, per un attacco cardiaco.

(Unioneonline/s.s.)

Febbraio 2018

Gennaio 2018
© Riproduzione riservata