Il 20 gennaio 2009, Barack Obama diventa il primo afroamericano alla Casa Bianca.

Alle presidenziali arriva con una carriera politica alle spalle: per tre mandati è componente del Senato per l’Illinois (dal 1997 al 2004), poi si candida alla Camera dei rappresentanti, nel 2000, ma senza successo, e nel 2004 si fa notare alle primarie del Partito democratico imponendosi su un ampio numero di rivali. Al Senato arriva quindi in quell’anno.

Laureato prima in Scienze politiche, poi in Giurisprudenza (rispettivamente alla Columbia e alla Harvard Law School), ha lavorato come avvocato, la difesa dei diritti civili era il suo campo prediletto, e ha anche insegnato diritto costituzionale.

Sua mamma, originaria del Kansas, era alle Hawaii quando è nato Barack, e sia lei che il marito erano giovani studenti universitari. Il matrimonio poi fallirà e la coppia chiederà il divorzio.

Ma la donna più importante nella vita e nella carriera del 44esimo presidente degli Stati Uniti è sua moglie Michelle, conosciuta nel 1989 e sposata tre anni dopo. Dalla loro unione sono nate Malia e Natasha.

Durante la campagna elettorale aveva fatto notizia il suo impegno metodico settimanale: per due giorni si dedicava alla politica, poteva dormire fuori casa solo una notte ed entro la fine del secondo giorno doveva tornare dalle sue figlie.

Alle elezioni del 2008 Barack sfida Hillary Clinton e John Edwards, ma al grido di "Yes We Can" sbaraglia tutti e resta solo alla nomination insieme all’avversario repubblicano John McCain.

Trionferà poi ottenendo il 52,9 per cento dei voti.

Successo in parte replicato alle presidenziali del 2012, quando con il 51,1 per cento vince su Mitt Romney e viene riconfermato presidente degli Stati Uniti, rimanendo in carica fino alla nuova elezione di Donald Trump.

(Unioneonline/s.s.)

Gennaio 2018
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