È uno dei giorni più bui per la musica mondiale il 24 novembre 1991 quando, a Londra, muore Freddie Mercury.

Talento riconosciuto sia come solista sia come frontman della band dei Queen, da lui fondata nel 1970, il suo nome è legato a grandissimi successi come "Bohemian Rhapsody", "Crazy Little Thing Called Love"," Don't Stop Me Now", "It's a Hard Life", "Somebody to Love" e "We Are the Champions".

Malato di Aids, è stata una grave broncopolmonite a causarne il decesso.

Il suo vero nome era Farrokh Bulsara, nato a Zanzibar nel 1946; i suoi genitori, Bomi e Jer, appartenevano all'etnia parsi e si erano trasferiti in Africa per seguire il lavoro del capofamiglia; Freddie aveva anche una sorella minore, Kashmira, nata nel 1952.

Il suo talento viene notato mentre frequenta un collegio scolastico non lontano da Mumbai, in India: il presidente invia una lettera ai genitori invitandoli ad aggiungere un contributo alla retta mensile per far frequentare al figlio dei corsi di musica; lì Freddie impara a suonare il piano e a leggere gli spartiti.

Forma anche la sua prima band, The Hectics.

Arriverà in Inghilterra a metà degli anni Sessanta, quando la famiglia si trasferisce in una piccola casa vicino a Londra.

Solo nel 1970 darà vita ai Queen insieme a Brian May, Roger Taylor e, l'anno successivo, John Deacon; tuttora i loro album sono venduti con grandi numeri in tutto il mondo.

Il luogo in cui riposano le ceneri dell'artista, cremato secondo sua precisa volontà, è rimasto un segreto, come lui stesso desiderava, custodito da una sola persona, Mary Austin, con la quale ha avuto una relazione.

(Redazione Online/s.s.)

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