Ricorre oggi il quattordicesimo anniversario della strage di Nassiriya, dove rimasero uccisi 19 italiani.

Era la mattina del 12 novembre 2003 quando quattro kamikaze alla guida di due camion bomba si lanciarono contro la base Maestrale della cittadina irachena, uno dei quartier generali del contingente italiano impegnato nella missione Antica Babilonia.

Le esplosioni coinvolsero anche un deposito di munizioni, innescando una carneficina.

28 le vittime totali.

A pagare il prezzo più caro furono i nostri connazionali.

Restarono uccisi 12 carabinieri, due civili e 5 militari.

Tra questi ultimi, il maresciallo capo Silvio Olla, originario di Sant'Antioco.

Aveva 32 anni.

Altri due sardi restarono feriti: i sassarini Alessandro Mereu di Assemini e Federico Boi di Selargius.

(Redazione Online/l.f.)

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