“Se cè ancora qualcuno che dubita che l’America non sia un luogo nel quale nulla è impossibile, che ancora si domanda se il sogno dei nostri padri fondatori è tuttora vivo in questa nostra epoca, che ancora mette in dubbio il potere della nostra democrazia, questa notte ha avuto le risposte che cercava”. Queste le parole con cui Barack Obama inaugura il suo primo discorso da presidente degli Stati Uniti, il 4 novembre 2008, dopo aver vinto le elezioni. Parole che saranno un inno all'unità del Paese e un richiamo alla grandezza degli Stati Uniti, nelle proprie contraddizioni e nelle proprie differenze.

Quel giorno, Obama batte l'avversario repubblicano John McCain e diventa il 44esimo presidente degli Usa, oltre a essere il primo afroamericano ad arrivare alla Casa Bianca, in una tappa storica per l'America che volta pagina dopo gli anni di Bush.

Affluenza record alle urne, dove i "latinos" votano in massa per il democratico, tributandogli un 66% delle preferenze.

Si insedierà formalmente il 20 gennaio 2009 e verrà riconfermato alla Casa Bianca per un secondo mandato, nel 2012.

Nel 2009 gli viene conferito il premio Nobel per la pace, “per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”.

(Redazione Online/m.c.)

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