Il 22 ottobre 2008 un violento nubifragio si abbatte sul Cagliaritano. "Un muro d'acqua, sembrava una tempesta tropicale", riporta L'Unione Sarda. Il nubifragio uccide 4 persone nel comune di Capoterra. "Speranza Sollai, 85 anni, era nel letto della sua casa a Capoterra quando un mare di fango l'ha sommersa. Licia Zucca, 77 anni, anche lei di Capoterra, viaggiava con il genero Antonello Porcu, 54 anni (morto anche lui) su una utilitaria che è stata spazzata via dal nubifragio. Mariano Spiga, 66 anni, ha tentato di guardare un rio, a Sestu, con la sua macchina: l'acqua lo ha intrappolato", racconta il giornale.

Le zone più colpite di Capoterra sono Rio Girolamo, Poggio dei Pini (dove vengono sgomberate circa 600 persone), Santa Rosa. Il sindaco di allora, Giorgio Marongiu, chiude le scuole. A Cagliari l'aeroporto viene bloccato per molte ore, evacuato anche un reparto dell'oncologico: "Per il capoluogo è stata una mattinata infernale".

A cadere nel giro di tre ore quasi 600 mm di pioggia.

Il capo della Protezione civile Bertoloso arriva a Cagliari per fare un sopralluogo. Intanto, mentre ancora si cercano i dispersi, divampa la polemica. Da Roma il capo settore del Dipartimento critica la macchina sarda dei soccorsi: "Il sistema della Protezione civile nell'Isola è debole, deve ancora crescere e organizzarsi. L'allerta meteo partita da Roma è stata tempestiva, ma a Cagliari non sono stati all'altezza".

Viene immediatamente aperta un'inchiesta: il 21 luglio 2017 tutti gli otto imputati al processo per l'alluvione vengono assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste. La sentenza viene letta dai giudici del Tribunale di Cagliari.

(Redazione Online/s.a.)

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