Moriva 81 anni fa Grazia Deledda, protagonista indiscussa della cultura italiana.

Nata a Nuoro il 28 settembre 1871, quinta di sette figli, nel 1900 sposa Palmiro Madesani, funzionario del ministero delle Finanze conosciuto due mesi prima a Cagliari.

Nota per le sue opere e per il suo impegno civile, ha una cultura che affonda le sue radici nella tradizione sarda, in particolare barbaricina.

"Intendo ricordare la Sardegna della mia fanciullezza, ma soprattutto la saggezza profonda e autentica, il modo di pensare e vivere, quasi religioso, di certi vecchi pastori e contadini sardi che, nonostante la loro assoluta mancanza di cultura, fa credere a un'abitudine di pensiero e contemplazione superiore della vita. Da alcuni di questi vecchi ho appreso verità e cognizioni che nessun libro mi ha rivelato", dice.

Nel 1926 vince il Nobel per la letteratura "per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano". Ad oggi è l'unica scrittrice donna italiana ad aver ricevuto tale riconoscimento.

Un tumore al seno l'ha portata alla morte nel 1936.

La sua casa natale, nel centro storico di Nuoro, è adibita a museo.

(Redazione Online/L)
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