"Anche se facessi Cenerentola il pubblico cercherebbe qualche cadavere nella carrozza".

L'ipse dixit è di Alfred Hitchcock, il maestro del brivido morto a Hollywood il 29 aprile del 1980.

Regista e sceneggiatore inglese naturalizzato americano, "Hitch" inventa un nuovo stile narrativo per raccontare la paura.

Appassionato di psicanalisi e psicologia, la cifra stilistica delle sue pellicole è la suspense.

Un meccanismo - quello di allungare o accorciare il tempo a suo piacimento - che tiene lo spettatore incollato alla sedia, quasi costringendolo a identificarsi con il personaggio nel film, anche grazie all'uso di speciali effetti visivi.

Tra i suoi capolavori "La finestra sul cortile" (1954), "La donna che visse due volte" (1958), "Intrigo internazionale" (1959), "Psyco" (1960), e "Gli uccelli" (1963).

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