Ucciso dopo quattro ore di battaglia. Il 24 aprile 1968 L'Unione Sarda riporta in prima pagina la notizia della morte di Gianni Pirari, lo studente-bandito che un anno prima aveva ucciso a colpi di carabina due agenti, finito dopo una battaglia lunga 4 ore ingaggiata con una pattuglia dei carabinieri, in quella che è stata poi definita "una terrificante giornata di sangue".

Il lungo conflitto con i militari si è sviluppato in tre diversi momenti nelle aspre coline di Orune: il giovane nuorese è stato poi colpito al capo e ai fianchi dai proiettili esplosi dai carabinieri, che nella sacca che il ragazzo portava con sé hanno trovato "prove evidenti" di un suo coinvolgimento in alcuni sequestri di persona avvenuti in quel periodo nella zona.

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