Sono le 11 del mattino quando parte di un palazzo (il Palazzo Belgrano a Iglesias) crolla. Soffitti e mura travolgono sette ragazzi. Tra loro uno perderà la vita, Andrea Murru, 17 anni.

L'Unione Sarda del 23 aprile titolerà così "Sette ragazzi travolti nel crollo di Palazzo Belgrano". È una tragedia.

Da alcuni giorni una ditta specializzata in demolizioni era impegnata nel centro di Iglesias proprio per buttare giù l'edificio. E da giorni, incuranti del pericolo, una folla di persone "si raccoglieva ogni giorno per assistere allo svolgersi del lavori, noncurante del grave pericolo". Alcuni ragazzi, addirittura, "entravano quotidianamente all'interno del palazzo per raccattare legna da ardere, del ferro, dei mattoni che poi portavano nelle loro case".

I ragazzi finiti sotto le macerie vengono liberati dopo alcune ore. È uno dei superstiti, Nino Zara, a raccontare dall'ospedale dove si trova ricoverato ciò che accade all'interno del palazzo: "Ho visto una crepa aprirsi e ho capito che sarebbe avvenuto il crollo. Ho chiamato Andrea perché si allontanasse. Lui si è voltato e rendendosi conto della sciagura ha urlato: 'Sul muricciolo ho lasciato la mia giacca, se dovessi morire riportala a mia mamma'".

Poi il tregico epilogo.

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