È stato sepolto a Kobane, Aylan Kurdi, il bimbo siriano immortalato senza vita su una spiaggia turca, dopo il naufragio che ha sterminato la sua famiglia, in fuga dalla Siria, diventato un simbolo della tragica fuga di migliaia di persone dal Medioriente in guerra.

Kobane. La città al confine tra Siria e Turchia, dilaniata dai combattimenti tra miliziani dell'Isis e resistenza curda.

Qui si sono svolti i funerali del piccolo, 3 anni appena, e con i suoi quelli del fratello Galip e della madre, morti anch'essi nel tentativo di lasciarsi alle spalle la guerra.

Distrutto dal dolore il padre, unico sopravvissuto, Abdullah. Che dopo la tragedia ha scelto di tornare in patria, anziché accettare il visto turistico offertogli dal Canada, dove risiedono da tempo alcuni parenti.
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