Costruivano artigianalmente trappole mortali per animali, bocconi esplosivi, tubi-fucile, gabbie dotate di chiodi che si conficcano nelle carni di cinghiali e volpi, attrezzature che mettono in pericolo anche la vita dei volontari e dei forestali, impegnati a ripulire i sentieri e frenare il fenomeno del bracconaggio. Nell'ultima operazione sono stati arrestati Luciano Usai, di 65 anni, e Francesco Pibia, di 58, entrambi residenti a Uta. I due avevano creato nelle loro abitazioni vere e proprie fabbriche artigianali di armi clandestine e trappole per uccidere gli animali. Nelle case degli arrestati è stato trovato un vero e proprio "museo degli orrori", nome scelto per l'operazione.
© Riproduzione riservata