Arrivano quando meno te l’aspetti i primi tre punti del Cagliari in campionato. Arrivano all’Atleti Azzurri d’Italia, sul campo di un’Atalanta ferita dalla cocente eliminazione europea e tuttavia non abbastanza forte da portare a casa la vittoria contro un Cagliari ben messo in campo e molto più attento in difesa rispetto alle ultime uscite.

Decide un gol di Barella, il migliore dei suoi insieme a Srna.

PRIMO TEMPO - La Dea parte forte, prima con un tentativo senza troppe pretese di Freuler, poi con una pericolosa conclusione da dentro l’area di De Roon, su cui è provvidenziale la deviazione di Padoin.

Scampato il pericolo, i rossoblù salgono di livello e iniziano a farla loro la partita, di fronte a un'Atalanta che sembra non si sia ancora ripresa dalla batosta di Copenaghen.

Al quarto d’ora ci prova Pavoletti, che aggira molto bene Mancini ma la sua conclusione dal limite è fiacca. Poi è il turno di Castro, un tiraccio da fuori che non crea apprensioni alla retroguardia neroazzurra.

Tutt’altra storia al 28’, quando sui piedi di Sau capita la prima grande occasione da gol dell’intera partita. L’assist, un vero cioccolatino, è di Niccolò Barella, e Pattolino a due metri dalla porta cerca di servire Pavoletti anziché tirare in porta, sprecando così una grande chance.

Poco male, perché al 45’ arriva il gol. Lo firma Barella direttamente su punizione: un destro a giro dal limite dell’area – posizione molto defilata – con leggera deviazione di testa di Pasalic che inganna Berisha.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa Gasperini schiera i suoi a trazione anteriore, facendo entrare Gomez al posto di Djimsiti, ma è subito il Cagliari ad affacciarsi in area avversaria, sprecando una buona azione di contropiede. Poi ci provano i bergamaschi: centrale il tiro del Papu Gomez, buona l’iniziativa di Zapata che va via a Romagna ma conclude malissimo.

In mezzo, ancora un tentativo di contropiede rossoblù con Barella che non riesce a pescare Pavoletti.

I rossoblù sono bravi a non farsi schiacciare, continuano a fare gioco anche nella ripresa. Grazie soprattutto a un Barella da applausi e al croato Srna, ormai una garanzia sulla fascia destra. Inesauribile fonte di discese sull’out e cross, tutti o quasi molto insidiosi.

Al 20’ c’è un po’ di gloria anche per Cragno, che esce molto bene coi pugni su un cross pericolosissimo. A metà ripresa Maran inizia coi cambi: Dessena per Ionita, Faragò per Castro e Farias per Sau. Intanto una gran botta da fuori di Cosenz fa venire i brividi a Cragno, ma la palla termina a lato.

E proprio Farias, appena entrato, si ritrova tra i piedi un’ottima palla in area di rigore: il suo piatto destro è centrale, blocca senza patemi Berisha. All’83’ risponde Gomez direttamente su punizione, centrale per Cragno che blocca in due tempi.

Nel finale qualche patema per i rossoblù, ma neanche più di tanto se si considera che i brividi arrivano solo a causa dei tuffi di un disperato Dusan Zapata in area di rigore. Questa volta non c’è il penalty, non c’è la tremenda beffa finale, e c’è un intervento all’ultimo respiro di Klavan che disinnesca un’azione pericolosissima. E, soprattutto, ci sono i primi tre – meritatissimi – punti.

QUI la cronaca.

(Unioneonline/L)

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