"Quando mi sono fatto male per la prima volta agli adduttori, di fatto, la mia carriera è finita. Per le restanti sei, sette stagioni ho odiato il calcio. Non vedevo l'ora di ritirarmi: quello che andava in campo non ero io".

Il Pallone d'Oro 2001, Michael Owen, si racconta e lo fa in un'intervista alla tv inglese Bt Sport dove descrive i vari infortuni che ne hanno limitato la carriera ai tempi del Liverpool.

"La cosa peggiore è che non affrontavo le gare con il giusto stato d'animo, quindi non mi mettevo neanche nelle posizioni ideali per scattare - prosegue Owen - In pratica mi nascondevo e mi posizionavo in zone del campo dove non sarei neanche dovuto andare".

Nonostante i problemi fisici il "Golden boy", questo era il suo soprannome, è riuscito a giocare per anni. Anzitutto con i "Reds" di Anfield per poi proseguire al Real Madrid, al Manchester United, al Newcastle e allo Stoke City.

Owen in carriera ha vinto tutto: una Coppa d'Inghilterra, tre Coppe di Lega, tre Community Shield, una Premier League, una Coppa Uefa, una Supercoppa Uefa e una Coppa Intertoto Uefa.

All'appello manca solo la Champions League.

(Uniononline/M)
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