All'European Massimo Romeo Youth Trophy, prestigioso torneo di softball destinato alle migliori giovani giocatrici europee under 13, c'era anche l'iglesiente Letizia Rossi, unica sarda a essere stata convocata.

A Collecchio l'Italia si è presentata con tre squadre, in una delle quali la manager Barberio ha scelto di inserire tutte le atlete più giovani, quelle nate tra il 2007 e il 2008.

Tra loro, nell'Italia3, la compagine che ha rappresentato a tutti gli effetti la nazionale U13 di un futuro ormai prossimo, anche la talentuosa giocatrice della Shardana Softball Iglesias.

SPORT DIVISION - Nella categoria Sport del Romeo Trophy a imporsi è stata l'Italia1, che ha confermato il titolo dopo aver sconfitto 6-5 in finale le russe della Moscovia1. Medaglia di bronzo per l'Italia2, che ha trionfato 9-2 nella finalina con il Kalita.

FUTURE DIVISION - Le azzurrine dell'Italia3, nella categoria Future Division, pur avendo affrontato anche avversarie più grandi e mature di loro, hanno confermato di avere la stoffa e le potenzialità per andare avanti nel progetto tricolore.

I verdetti del campo parlano chiaro. Letizia Rossi e compagne hanno superato la Turchia (11-2), le croate del Princ Zagreb (8-3), le ceche del Joudrs Navy (15-1) e quelle del Sever Brno (2-0), hanno pareggiato 7-7 con le russe della Moskovia Youth e si sono arrese solo alle spagnole della Catalunya (4-7).

Le catalane, le uniche ad aver messo in difficoltà la squadra azzurra, hanno però bissato il successo in finale, anche se stavolta sono riuscite a imporsi sull'Italia3 con un distacco minimo (2-3).

LETIZIA ROSSI - L'iglesiente Letizia Rossi, alla sua prima convocazione in nazionale, ha disputato tre partite su sette, tutte nella fase a gironi. Dopo aver debuttato sul monte il 15 agosto come closer nell'ultimo inning della sfida contro la Turchia, in cui ha messo a segno anche uno strikeout, è tornata in campo l'indomani per chiudere il match contro il Prinz Zagabria. Il 17 agosto, invece, è stata schierata in seconda base e, dopo una valida all'esterno sinistro, ha messo a referto il suo primo punto in la maglia azzurra.

Al ritorno a Iglesias, la sua coach Maria Chiara Sanna, che da un anno la allena nella società Shardana, non ha nascosto l'emozione e l'entusiasmo per il primo, grande traguardo tagliato dalla piccola sportiva sarda.

"Vederla giocare in nazionale è stata una grande soddisfazione, sappiamo che c'è tanto lavoro da fare per continuare a coltivare questo sogno. Le azzurrine hanno disputato un ottimo torneo e per Letizia è stata un'esperienza straordinaria", ha spiegato Sanna, che insieme alla famiglia Rossi ha seguito la giocatrice della città mineraria nel primo appuntamento ufficiale con la nazionale.

"Oltre al bagaglio che si accumula in allenamento e in gara, questi appuntamenti consentono alle giovani atlete anche di capire quanta importanza abbiano il rispetto delle regole e la disciplina. Tutto ciò che si fa in raduno e nei tornei, però, è finalizzato anche alla creazione di un gruppo coeso e affiatato. E Letizia lo ha sperimentato".

CURIOSITÀ - Si è detto che la giocatrice iglesiente era arrivata in Emilia con famiglia e allenatrice al seguito. Dunque, oltre alla sua coach sarda, con Letizia c'erano anche la madre Stefania e la zia Anna Rita, dirigenti della Shardana Softball, la sorella maggiore Roberta, sua compagna di squadra, e il padre Massimo, noto fisioterapista.

Ed è stata proprio la sua presenza a non passare inosservata. Tanto che lo staff tecnico della nazionale, venuto a conoscenza del fatto che il dottor Rossi sarebbe stato presente durante tutto il torneo, alla vigilia dell'evento gli ha proposto di entrare a far parte del team italiano, affinché potesse prendersi cura delle giocatrici delle tre compagini azzurre in gara a Collecchio.

Proposta irrinunciabile, che il professionista di Iglesias ha accolto di buon grado e che in fondo ha permesso alla Sardegna di avere un altro "convocato" in nazionale.
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