Il Muravera aveva ragione.

La scorsa estate doveva essere ripescato in Serie D.

Invece è rimasto in Eccellenza. A distanza di undici mesi i giudici federali hanno stabilito che la Vibonese doveva essere ripescata in Serie C e che una società pugliese, lo Sporting Fulgor, era stata ammessa in D nonostante i suoi problemi legati al campo di calcio.

La Vibonese, col mancato ripescaggio in C, era rimasta nella sua categoria occupando uno dei posti liberi per il Muravera.

Come lo Sporting Fulgor ammesso alla D nonostante i problemi legati agli impianti sportivi.

Era stata così negata di fatto al Muravera anche questa possibilità.

Una beffa, insomma, per la società sarda che ha incaricato un legale di seguire la vicenda per decidere il da farsi. Qualcuno dice che a distanza di un anno i sardi potrebbero essere ripescati; altri che possano solo chiedere un risarcimento per il danno subito.

"Una storia assurda - dice il segretario Franco Palleschi - un danno enorme per la società e per lo sport. Un anno fa siamo stati incredibilmente condannati all'Eccellenza pur avendo il diritto di essere ripescati in D. C'è poco altro da commentare. La vicenda è ora seguita da un nostro legale".

Il presidente Boi: "Davvero tutto assurdo. Un anno fa, siamo stati condannati all'Eccellenza. Ora dovrebbero ripescarci in D".

Roberto Plaisant (secondo da sinistra)
Roberto Plaisant (secondo da sinistra)
Roberto Plaisant (secondo da sinistra)

PLAISANT - "È stata una beffa. Abbiamo subito pesantissimi danni morali ed economici. È stato fatto un torto al paese, agli sportivi, ai calciatori che dovevano vestire la nostra maglia". Roberto Plaisant, ex presidente del Muravera che ha vissuto la beffa di un anno col mancato ripescaggio del Muravera in Serie D, è un fiume in piena.

"Sono arrabbiato: se questo è il calcio, è davvero triste. Pensate un po', il Muravera era stato dato virtualmente ripescato in D, siamo stati tenuti per due mesi nel limbo, quando abbiamo capito che il rischio era quello di subire la beffa, ci siamo rivolti ad un legale. Ci è stato dato torto, non siamo stati ripescati a vantaggio di una squadra che non disponeva neppure di un proprio campo collaudato. Abbiamo dovuto pagare il legale, siamo stati costretti anche a pagare 1500 euro di spese legali e siamo rimasti in Eccellenza. Il tutto contro le regole, con i giocatori che chiamati per giocare la D - ha aggiunto Plaisant - sono andati via. Siamo rimasti con quattro ragazzi, abbiamo dovuto correre per fare l'Eccellenza. Ci sono mancati i contributi regionali previsti per la Serie D, gli sponsor annunciati si sono tirati indietro. Aggiungiamo poi i danni morali. I fatti sono questi. Il calcio fatto di queste cose non è il mio. Non è di Muravera".

Roberto Plaisant ora non è nella dirigenza del Muravera. Ma è l'uomo che un anno fa col segretario Franco Palleschi e altri dirigenti ha vissuto questa vicenda."Invito gli attuali dirigenti a fare causa per i danni morali subiti, chiedendo la quantificazione dei danni e il rimborso. Bisogna anche chiedere di essere ripescati: quel danno subito la scorsa estate non può passare inosservato".

La società col nuovo presidente Stefano Boi ha già dato incarico ad un avvocato per seguire la vicenda.

"Quanto accaduto - commenta Boi - appare incredibile". Ma un anno fa cosa è sucesso? Il Muravera aveva acquisito i titoli per essere ripescato in D. Doveva prendere il posto della Vibonese, a sua volta ripescata in Serie C, oppure di una squadra pugliese che non aveva neppure un campo a disposizione. La Vibonese alla fine non fu ammessa in C. Finì in D, prendendo il posto del Muravera.

Ma si sperava nel mancato ripescaggio della Fulgor (senza un campo proprio) che invece alla fine fu ripescata. Per il Muravera, la seconda beffa. A distanza di 11 mesi il Tribunale federale ha ribaltato tutto: la Vibonese doveva essere ammessa in C e la Fulgor non poteva essere ripescata in D. Più beffa di così...
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