Cristiano Ronaldo: "Voglio fare la storia della Juventus"
Cristiano Ronaldo è pronto, la sua avventura italiana è ufficialmente iniziata.
Il fuoriclasse portoghese è arrivato ieri all'aeroporto torinese di Caselle assieme alla compagna Georgina Rodriguez.
Questa mattina, invece, CR7 ha svolto le visite mediche al J Medical (la clinica ufficiale della Juventus) per poi recarsi al centro sportivo bianconero, la Continassa, per salutare i nuovi compagni.
Fuori dall'edificio una marea di tifosi juventini, in attesa di incrociare il loro campione, per rubare un autografo o una foto.
In serata la prima conferenza stampa con i giornalisti.
"La Juventus è una delle squadre migliori al mondo. I compagni sono di altissimo livello, è stata una decisione facile", le prime parole del campione.
"Ho giocato in uno dei club migliori al mondo - ha aggiunto - e ricevuto offerte da Cina, Qatar e ogni parte del mondo. Ma confido di poter continuare qui la mia brillante carriera".
CR7, poi, non ha mancato di lanciare un messaggio ai suoi ex tifosi del Real.
"Non devono piangere. Ho avuto una storia brillante a Madrid che però era arrivata al capolinea. Sono molto felice, motivato, concentrato e voglio dimostrare agli italiani che sono al top. Mi piacciono le sfide e voglio fare la storia della Juve".
Quanto al campionato italiano, molto tattico e fisico, diverso da quello spagnolo, Cristiano non sembra affatto intimorito: "La mia carriera è fatta di sfide. Ho accettato proprio per quello. Nella vita non ho mai ottenuto risultati seduto sulla sedia".
Poi l'immancabile punzecchiatura sulla Champions League da riportare a Torino dopo innumerevoli delusioni: "So che è un trofeo importante e che il presidente ci tiene molto. Voglio vincere e fra questi trofei c'è anche quella coppa. Mi piacerebbe aiutare i bianconeri in questo, ma è una competizione difficile".
In Italia Cristiano ritroverà Ancelotti. "Ce l'ho nel cuore. Quello con il Napoli sarà un duello interessante".
Infine il capitolo Pallone d'Oro: sarà più facile o più difficile aggiudicarselo in bianconero? "Non ho mai pensato ai trofei individuali né di vincere uno o cinque Palloni d'oro. L'importante è fare bene con la Juventus, poi vedremo".
Filippo Migheli
Con la collaborazione di Guglielmo Niada
(Unioneonline)
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