Continua il giro di conferme per il Castiadas, neo promosso in Serie D.

Dopo le firme di Davide Carrus, Antonio Mesina, Luigi Pinna, Simone Contu e Mirko Carboni, il Castiadas tratta ora la conferma di Federico Boi, difensore di lusso anche per la Serie D.

Stefano D'Apice, team manager della società, fa il punto della situazione. "A parte diverse conferme - dice D'Apice - sono arrivati Nicola Serra, Lorenzo Melis e Alessandro Mela. Vogliamo allestire una rosa con più giocatori sardi possibili. Questa è la linea della società".

Altri acquisti in programma?

"Rinforzeremo il reparto dei fuoriquota. C’è l’obbligo di schierare un giocatore nato nel 1998, due nel 1999 e uno nel 2000. È chiaro che non possiamo farne a meno. Non è semplice considerata anche la problematica della scuola. Noi teniamo particolarmente che i ragazzi mettano al primo posto la scuola".

La Serie D non è una passeggiata.

"Lo sappiamo bene. Le precedenti avventure del Castiadas nella Quarta Serie non sono state positive. Si cercherà quindi di evitare gli errori commessi nelle due stagioni trascorse in D. Non ci faremo trovare impreparati. Abbiamo conquistato la D dalla porta principale e quindi abbiamo tutto il tempo per programmare".

La squadra è stata affida a Marco Savini dopo il mancato accordo con Raffaele Cerbone.

"I risultati parlano per lui. Ha preso in mano il Monterosi a febbraio con la formazione laziale che lottava per la salvezza con le sarde. In poco tempo, l’ha portato fuori dalle sabbie mobili. Ha allenato pure la Juve Stabia in C e la primavera della Salernitana. Ha una voglia matta di iniziare".

Due parole sul "caso" Cerbone?

"C’è poco da dire. Ha preferito altre strade e il matrimonio non si è fatto. Nel calcio non si porta rancore. Quando lo vedremo gli stringeremo la mano".
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