Alla base ci sono sono forza, sudore e fatica, ma da disciplina di nicchia, il kettlebell si candida a diventare uno sport aperto a tutti.

Domenica, dalle 11 alle 16, al Palasport di via Siena, a Capoterra, scenderanno in campo i migliori atleti del kettlebell sport, duellando per conquistare il pass per i campionati europei che si terranno il prossimo novembre in Portogallo.

Questa pratica sportiva consiste nel sollevare il maggior numero di volte una palla di ghisa per 10 minuti, senza che tocchi mai terra.

A livello agonistico, il kettleball si divide in due tipologie: il biathlon - che prevede lo slancio del peso, e dopo qualche ora lo strappo - e lo slancio completo.

Le gare si volgono con i pesi da 16 o 24 kg per gli amatori, e da 32 per la categoria élite.

Alla competizione parteciperanno anche gli atleti del Hanunan Girevik team, squadra di riferimento per il kettlebell in Sardegna.

In gara ci saranno atleti capaci di vincere titoli mondiali e diventare veri e propri testimonial di questo sport, come Luca Corona e Matteo Cossu (maestri e organizzatori dell'evento di Capoterra), e Fabio Zucca, l'unico nell'Isola ad avere avuto la massima onorificenza di Msik (master sport international class nella categoria élite).

In gara anche Massimiliano Schirru, neofita di questo sport, ma già capace di ricevere una convocazione in nazionale.

Proprio Schirru spiega come nel kettlebell si siano compiuti grandi passi per avvicinare le persone diversamente abili.

"Grazie anche all'impegno di atleti come Matteo Cossu, il nostro team è uno dei maggiori portavoce dell'inclusione sociale in questo sport. Ed è stata creata la categoria disabili nella federazione Wksf (World ketlebell sport federation, ndr)".

All'appuntamento di Capoterra sarà presente anche Oleh Ilika, il pluricampione del mondo ucraino che ha portato il kettlebell in Italia.
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