Gestire il rapporto tra un padre e un figlio non è mai semplice. Figuriamoci se a questo si aggiunge il ruolo da allenatore e, per di più, dello sprinter italiano migliore di tutti i tempi.

Chissà come si sarà sentito Salvino Tortu da Tempio, quando suo figlio a Madrid ha battuto il record di Pietro Mennea sui 100m stampando sul tabellone lo straordinario 9''99. Noi de L'Unionesarda.it glielo abbiamo chiesto passando per tutti i sacrifici fatti per ottenere quel risultato e le ambizioni future.

I prossimi impegni dello sprinter Filippo Tortu saranno di tutto rispetto: Giochi del Mediterraneo a fine luglio e Europei ad agosto. Appuntamenti da non sbagliare e preparare con la solita meticolosità.

Perché il bello arriva ora: dopo il record occorre confermarsi. Ma in famiglia lo sanno bene e per questo non hanno alcuna intenzione di mollare la presa.

Com'è stato vedere suo figlio diventare l'italiano più veloce di sempre?

"Sogno questo momento da tutta la vita, ma non cambia nulla tra noi. Rimarremo sempre uguali e continueremo a lavorare esattamente come prima. Siamo una famiglia e una squadra molto unita".

Lei è allo stesso tempo padre e allenatore. Ci spiega questo rapporto?

"Il ruolo di padre non entra mai in gioco né in gara né in allenamento. Nel momento in cui Filippo ha realizzato il 9''99 ho reagito più da coach che da babbo. Sembra strano da dire, ma abbiamo lavorato tanto per questo risultato e in quel momento mi sentivo così".

Quanto ha influito la famiglia nell'ottenere questo risultato?

"Tanto. La mamma fa da mediatrice spesso e volentieri e poi è molto importante anche il sostegno del fratello Giacomo, sempre presente in ogni momento".

La famiglia Tortu al completo: da sinistra Giacomo, Paola, Salvino e Filippo
La famiglia Tortu al completo: da sinistra Giacomo, Paola, Salvino e Filippo
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Cosa avete in mente per il futuro?

"Il discorso sarà se preparare solo i 100m benissimo oppure 100 e 200 bene. Ci sono molte aspettative su di noi, ma siamo concentrati. Filippo il 20 luglio sarà a Montecarlo per correre i 200 metri, ma le valutazioni si faranno a fine mese, precisamente il 30, quando mio figlio farà la staffetta ai giochi del Mediterraneo. Lì avremo un'idea più completa di quello che può fare. L'ultima parola però spetta sempre a lui che, devo dire, è molto bravo nel sapersi autovalutare e capire dove può arrivare".

Da allenatore: Filippo può abbassare ulteriormente lo straordinario tempo di Madrid?

"Qualche centesimo si può limare, agli europei di Berlino vedremo. Una finale fa sempre gara a se, ci sono delle componenti emozionali molto forti. Ora Filippo ha il terzo tempo in Europa, ma non si sa mai: penso comunque possa scendere ulteriormente, ma siamo lì. Ora le sue potenzialità sono quelle. Poi ci sono anche gli avversari, ad esempio Prescott che ha corso 10''04 con pista bagnata. Anche lui sarà da tenere d'occhio".

Al centro Filippo Tortu sui 100m. A sinistra Ramil Guliyev e a destra Ronnie Baker
Al centro Filippo Tortu sui 100m. A sinistra Ramil Guliyev e a destra Ronnie Baker
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In tanti ipotizzano che suo figlio possa fare benissimo anche i 200m...

"Anche noi lo pensiamo, ma bisogna andarci cauti e lavorare sodo. Attualmente Filippo può correre in 20''10, il suo problema però è la curva. Deve imparare a gestirsi meglio lì e a migliorare alcuni meccanismi. Quando avrà imparato tutto alla perfezione potrà andare anche sotto i 20 secondi".

Lei è un tempiese doc. Quali valori ha trasmesso a Filippo e Giacomo?

"Certo, sono sardo e lo sarò per sempre. Pensi che ho anche il tatuaggio del Tempio sulla spalla. Poi mi documento su tutto e, anche se ora vivo al nord, sono informatissimo riguardo alla Sardegna. Il calcio è una delle mie grandi passioni: speriamo che la squadra della mia città e la Torres possano presto risalire. I miei figli sono orgogliosi delle loro origini, ma penso che lo abbiate capito anche dalle loro dichiarazioni. Sono spontanee. Un abbraccio a tutti i sardi, ci vediamo presto e continuate a sostenerci".

LE PAROLE DI SALVINO TORTU:

Filippo Migheli

(Unioneonline)

Filippo Tortu protagonista a Milano
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