"Sono qui per aiutare il Cagliari ad arrivare ai migliori risultati possibili".

Questo il proposito dichiarato di Darijo Srna, il neoacquisto rossoblù che oggi si è presentato alla stampa.

AMBIENTE IDEALE - Il difensore croato ha spiegato i motivi che lo hanno portato a scegliere la Sardegna per la sua nuova avventura.

Innanzitutto, per la sintonia con il presidente Giulini "persona fantastica, giovane e ambiziosa". E poi per aver trovato un popolo "sempre sorridente, gentile e amante del calcio". Infine, per il desiderio di giocare in una "bella squadra, in un bel Paese e in un bel campionato come quello italiano".

Senza contare i "consigli" di amici e colleghi, come Cop, Bruno Alves e anche Gianfranco Zola, compagno al Parma del suo connazionale Stanic. "Mettete insieme tutte queste cose ed ecco perché mi sono convinto a venire in Sardegna", ha spiegato Srna. Aggiungendo: "Tutto quello di cui hanno bisogno la mia vita e la mia famiglia l'ho trovato qui a Cagliari".

L'ETA' E IL CASO DOPING - Srna parla senza problemi della sua età, 36 anni, spiegando che "sul campo la differenza non la fa la data di nascita sul passaporto", come dimostrano, ha spiegato, alcuni grandi campioni che hanno giocato in Italia, come Zanetti, Maldini e Cafù.

E senza problemi parla anche della squalifica per doping che si concluderà quest'estate.

"Con i miei legali ho dimostrato di essere innocente. È una cosa che appartiene al passato. È stato difficile, ma sono abituato a lottare sin da quando sono nato".

E ora Darijo guarda avanti. Al prossimo campionato. E ai traguardi che il Cagliari può raggiungere grazie alla sua "esperienza e capacità di leadership".

A cominciare dalla salvezza, obiettivo minimo per una squadra che, Srna ne è convinto, può arrivare a conquistare "ottimi risultati".

LA MAGLIA - Quanto al numero che indosserà, Srna avrebbe voluto il 18. "Ma mi è stato detto che sarà occupato per i prossimi anni".

Una rassicurazione indiretta sul futuro di Barella? Chissà.

Ad ogni modo, il neo-rossoblù ha ripiegato sul 33.

E che ripiego: il numero che ha indossato per 15 anni con lo Shakhtar Donetsk, con cui ha vinto oltre 20 trofei.

Il numero che la squadra ucraina ha poi deciso, dopo la sua partenza, di ritirare.

"Come ha fatto il Cagliari - ricorda Darijo - con il numero 11 di Gigi Riva".

(Unioneonline/l.f.)
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