"Abbiamo presentato la riserva verso l'omologa del risultato. Successivamente faremo ricorso, gli argomenti saranno esposti nelle sedi opportune".

Lo ha annunciato il presidente del Palermo Giovanni Giammarva, a seguito della sconfitta sul campo del Frosinone che ha determinato la promozione in serie A della squadra ciociara.

Il dirigente rosanero ha anche preso di mira le parole sul bilancio degli isolani da parte di Moreno Longo (mister dei neopromossi). "Ci ha colpito quanto ha detto mettendo in dubbio i bilanci della società. Penso che ognuno debba fare il proprio lavoro e che per questo potremmo adire per vie legali. È un pensiero che ho adesso e che approfondirò: una caduta di stile".

Insomma polemiche a non finire dovute principalmente all'atteggiamento della squadra di casa una volta siglato il gol del 2-0 al 96'.

Dopo la rete di Ciano infatti i giocatori gialloblù hanno letteralmente invaso il campo, lanciando palloni nel rettangolo verde e non permettendo di continuare la partita.

Questa, ovviamente, la versione del Palermo che contesta la non ripresa del gioco: l'arbitro La Penna infatti ha decretato pochi secondi dopo la fine del match.

C'è da dire che la partita era, appunto, sul 2-0 e che ai palermitani sarebbero serviti due gol in poco meno di un minuto per raddrizzare la situazione. Quasi un miracolo sportivo.

Il regolamento però in questo senso parla chiaro: gara persa a tavolino (3-0) per qualsiasi squadra che ostacoli la ripresa di un match.

Nelle prossime ore ne sapremo di più.

Nel frattempo sono arrivati i complimenti su Twitter del presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Complimenti alla squadra e a una società che è un modello, grazie alla visione del presidente Maurizio Stirpe".

In mattinata anche l'affondo del patron rosanero Maurizio Zamparini:

"Credo che l'arbitro abbia cambiato la decisione sul rigore, perché assediato e intimidito da tutta la squadra avversaria a tal punto da non sanzionare con un cartellino rosso chi ha dato una testata davanti a lui a Nestorovski".

E poi: "È stato un susseguirsi di cose che non hanno niente a che fare con la legalità per cui è stato un incontro illegale. Da quel momento l'arbitro ha perso la trebisonda e noi faremo gli atti necessari per avere giustizia. Lo spettacolo che ha dato ieri a Frosinone il calcio italiano è stato indecoroso con i giocatori che dalla panchina mandavano i palloni in campo quando il Palermo attaccava, episodi non sanzionati dal quarto uomo e dai guardalinee".

(Unioneonline/M)

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LA NEOPROMOSSA PARMA SULLE TRACCE DI CIGARINI:

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