Mario Balotelli sempre più leader dell'opposizione. Il centravanti della Nazionale torna sul tema del razzismo e della cittadinanza, dispensando consigli alla classe politica italiana.

E, in particolare, rivolgendo un appello al ministro degli Interni Matteo Salvini: "È stato brutto avere la cittadinanza solo a 18 anni, la legge andrebbe cambiata. Nella mia vita ci sono stati tanti razzisti e tanta ignoranza. Non è facile, ma si può cambiare".

Un chiaro appello a favore dello ius soli: "Quando ero più piccolo - continua SuperMario - la vedevo in maniera diversa, era molto difficile. C'erano cose che ancora non capivo e che ora so: è stato davvero brutto potersi dire cittadino italiano solo a 18 anni, è stato davvero difficile per me non essere riconosciuto prima come italiano. Sono nato e cresciuto qui, non sono mai stato in Africa purtroppo. Non sono un politico ma la legge andrebbe cambiata, lancio un appello per questo".

Balotelli, nato in Italia da genitori ghanesi, è stato adottato da una famiglia nel Bresciano, ma ha ottenuto la cittadinanza solo al compimento dei 18 anni.

E sul suo futuro calcistico la butta sull'ironia: "Il mio futuro? Lo sa Salvini".

Immediata la replica, a mezzo Facebook, del ministro degli Interni: "Caro Mario, lo ius soli non è la priorità mia, né degli italiani. Buon lavoro e divertiti, dietro al pallone".

(Unioneonline/L)
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