Il governo appena insediato ha dichiarato guerra ai migranti irregolari, e Metteo Salvini dalla Sicilai continua ad attaccare.

In questo clima, alla vigilia del match tra Italia e Olanda è impossibile non fare una domanda sul tema a uno come Mario Balotelli, che ha sempre condannato il razzismo e più di una volta ha preso posizione apertamente contro il nuovo ministro degli Interni.

Non attacca apertamente Salvini, e anzi quando gli chiedono del leader del Carroccio il Balo non risponde: "Non sono un politico, ancora. Quando lo sarò vi risponderò anche a questa domanda".

Ma fa un lungo discorso sul razzismo: "Io l'ho vissuto da giovane, e non so se sia razzismo o gelosia, ma è una cosa che fa molto male e dà fastidio". Per SuperMario l'Italia dovrebbe essere un Paese più aperto: "È ora di svegliarsi, di diventare una società più aperta che integri chi viene da fuori, come fanno la Francia o l'Inghilterra".

E su Balotelli capitano, come la vede il centravanti bresciano? "Per me è più importante giocare e fare bene, è questo che devo dare alla Nazionale. Fare il capitano per me non cambierebbe più di tanto, io sono qui per fare gol. Ma per gli altri potrebbe essere un bel segnale, soprattutto per gli immigrati africani che vivono in Italia".

(Unioneonline/L)

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