C'era molto scetticismo riguardo l'approdo di Carlo Ancelotti al Napoli.

Non tanto per una questione di pregiudizi, quanto perché dopo Milan, Chelsea, Real Madrid, Psg, Bayern (solo per citarne alcune) sembrava difficile che "Carletto" potesse accettare la proposta partenopea.

Ingaggio, ambizioni e titoli parevano essere non alla portata del presidente napoletano De Laurentiis che invece si è mostrato grande stratega, salutando Maurizio Sarri (autore, dati alla mani, di due stagioni splendide) e accogliendo il mister emiliano.

Ancelotti però, dopo aver sfiorato la panchina della Nazionale, poi andata a Roberto Mancini, non è certo l'ultimo arrivato e avrà chiesto delle garanzie: acquisti e investimenti per poter puntare al campionato, ma anche a fare strada in Champions League.

Obiettivo troppo pretenzioso? Forse, ma non per tutti.

Lo storico allenatore rossonero infatti ha vinto ovunque (ricordiamo la Decima col Real Madrid) e ha conoscenze in tutto il mondo.

Vidal, Morata, Suso e David Luiz potrebbero subire il suo fascino di vincente e accettare una piazza che altrimenti (senza che nessuno si offenda) non ha mai puntato a dominare l'Europa. Nonostante le prestazioni eccellenti degli scorsi anni.

E allora occhio al mercato partenopeo, perché se partirà qualche big (Hamsik pare intenzionato a non restare) arriverà qualcuno di un certo livello.

D'altonde Ancelotti non ha mai allenato per partecipare e le big europee dovranno tenerne conto.

(Unioneonline/M)

ANCELOTTI ERA IN LIZZA PER LA NAZIONALE, POI MANCINI:

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