Una stagione da dimenticare con tre squadre sarde su quattro retrocesse in Eccellenza e col Budoni lontano anni luce dalla neopromossa Rieti e dallo spazio playoff.

Questo il triste bilancio della Serie D, Girone G.

Nuorese, San Teodoro e il Tortolì sono retrocesse.

Budoni, Latte Dolce e Lanusei si sono salvate.

L'ex bomber del Cagliari Gigi Piras, che in D ha allenato il Selargius diversi anni fa, ha le idee chiare in merito: "Rispetto alle tradizionali avversarie del Lazio si parte ad handicap. Si gioca con avversari che hanno un bacino di interesse enorme, con ottimi vivai e legate a Lazio a Roma per i prestiti soprattutto dei cosiddetti fuori quota".

E poi: "Squadre come Rieti, Albalonga, Cassino, Trastevere, Latina che appena un anno fa giocava in Serie B, Lupa Roma, retrocessa dalla C, Aprilia, sono realtà che hanno anche un vantaggio di appartenere ad una Regione, il Lazio, con una popolazione enorme rispetto al milione e mezzo di sardi. Per ovviare a questo strapotere, occorre a mio parere, avere maggiori contatti col Cagliari, ma soprattutto puntare veramente con concretezza ai vivai. I piccoli campioni si possono costruire anche in casa".

Il Budoni, primo fra le sarde, è arrivato a 32 punti di distacco dal Rieti, il Latte Dolce a 35 punti.

Il San Teodoro e il Tortolì (retrocesse) hanno conquistato 18 e 15 punti in meno rispetto al Flaminia, (ultima squadra laziale che è riuscita a salvarsi).

Numeri spietati che indicano più di ogni altra considerazione la differenza vissuta quest'anno fra le compagini sarde e quelle laziali.

L'anno prossimo saranno quattro in Serie D. A Budoni, Latte Dolce e Lanusei, si aggiungerà il Castiadas con Davide Carrus che ha un passato al Cagliari, al Bari, alla Fiorentina, al Bologna, al Frosinone, alla Salernitana, alla Spal e al Frosinone.

Si spera ovviamente che in D arrivino anche la Torres (attraverso i playoff) e la Nuorese (tramite ripescaggio).
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